Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Pisa ha ricevuto la comunicazione allegata, indirizzata anche al al Procuratore della Repubblica presso il nostro Tribunale, con cui la Presidente del Tribunale di Pisa, testualmente, “denuncia che a partire dal 3 giugno 2025 l’attività giudiziaria nel territorio di competenza dell’Ufficio del Giudice di Pace di San Miniato è assolutamente impedita per carenza del personale comunale e che conseguentemente non verrà garantita la tutela giudiziaria dei diritti”.
Il Consiglio esprime la propria vivissima preoccupazione per la situazione denunciata dalla Presidente del Tribunale, dovuta, secondo quanto riportato dalla stessa, alla mancata sostituzione del personale di segreteria addetto al Giudice di Pace di San Miniato: sostituzione che compete all’amministrazione comunale, ai sensi dell’art. 3 d. lgs. 156 del 2012 che dispone che “le spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia … ivi incluso il fabbisogno di personale amministrativo che sarà messo a disposizione dagli enti” gravino sul Comune della sede dell’Ufficio interessato.
Quanto denunciato dalla Presidente del Tribunale – la mancata garanzia della tutela giudiziaria dei diritti – arreca gravissimo pregiudizio ad una comunità di primaria importanza per il nostro territorio, quella costituita dai Comuni di Castelfranco di Sotto, Montopoli in Valdarno, San Miniato e Santa Croce sull’Arno: le imprese, i residenti, le associazioni e tutte le altre realtà che insistono nell’area si trovano private del fondamentale diritto di accesso alla giustizia, costituzionalmente garantito dall’art. 24 della Carta fondamentale. La chiusura di fatto dell’Ufficio costituisce, cronologicamente, il punto di arrivo di una catena di eventi che prende origine dal provvedimento di riduzione dell’orario di apertura (adottato dall’amministrazione comunale con il parere contrario del Consiglio dell’Ordine) e sfocia oggi in una cessazione, di fatto, appunto, del servizio.
Come sapete, il Consiglio dell’Ordine – oltre ad interloquire ripetutamente con la Presidenza del Tribunale per individuare le possibili soluzioni – si è adoperato con tutte le proprie forze per mitigare le conseguenze di questo inammissibile disservizio: in un primo tempo partecipando ad un’assemblea pubblica organizzata dal Comune di San Miniato nella quale ha esposto agli intervenuti le ragioni che militano a favore della permanenza – ed anzi, del rilancio – dell’Ufficio; successivamente incontrando personalmente i Sindaci dei comuni di Castelfranco di Sotto, Montopoli in Valdarno, e Santa Croce sull’Arno, dai quali ha ottenuto la disponibilità a sostenere economicamente il Comune di San Miniato per la gestione dell’Ufficio; infine partecipando ad un incontro, svolto presso la Presidenza del Tribunale, nel quale i suddetti Sindaci confermavano la propria disponibilità a sostenere economicamente una quota delle spese di funzionamento del Giudice di Pace, previa stipula di una convenzione, e si ipotizzavano una serie di interventi – concreti e risolutivi, anche se di non immediata applicazione – finalizzati a risolvere a lungo termine il problema.
Il Consiglio – a nome proprio e del Foro pisano – esprime il proprio sconcerto per una vicenda la cui gravità non deve sfuggire né essere sottovalutata: la chiusura di un ufficio giudiziario, avvenuta di fatto e senza la contestuale previsione di meccanismi alternativi per la presentazione e gestione delle domande giudiziarie, priva un’intera comunità del funzionamento del sistema giustizia e della possibilità di agire per la tutela dei propri diritti, con ciò arrecando inammissibilmente un vulnus irreparabile alla comunità stessa che questo Consiglio non intende tollerare.
Il Consiglio, confermando la propria disponibilità a fare quanto possibile perché sia garantito il funzionamento dell’Ufficio, si riserva di assumere ogni opportuna iniziativa con riferimento a quanto accaduto.
Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Pisa.
Last modified: 06/06/2025